CONATI NOSTALGICI

Mi viene male. Non posso crederci, alla fine qualcuno ha deciso di dare ancora qualche pulsazione di vita a questa carcassa di blog. Un gesto così nobile che allo stesso tempo disprezzo nella maniera più assoluta. Non potete nemmeno immaginare come ci sono finito su questa pagina, tanto per tranquillizzare il mio ego vi informo subito che è stato un puro caso. Ma a questo punto non posso trattenermi (oppure...non mi sono potuto trattenere [?]), come poter ignorare questo mausoleo digitale infarcito delle più pietose notizie riguardanti un gruppetto di poveri dementi? Soprattutto dopo che alcuni dei membri hanno deciso (o deciduto) di rimettere alla luce tutto il complesso per descrivere qualche misera esperienza della propria vita. Mi sento molto romanzesco stamattina, ma state certi che gli errori grammaticali sono in agguato (ciò per cui sono famoso). Beh cavolo, che dire? sono cambiate un pò di cose dal mio ultimo post (liù can! ma si spera!), ma non starò qui tutta la mattina a deliziare voi insulsi lettori con le mie bibliche avventure metropolitane, ma di sicuro squarcerò i vostri maroni psicologici con una vasta gamma di parole inventate e frasi senza un senso compiuto (tutto questo nei prossimi post). Una cosa è certa, che logicamente alcune cose non sono cambiate: 1- la gente*. 2-questa città*. 3- il lavoro**. Male, che altro da dire? O che d'addire c'è altro? L'importante è non perdersi d'animo, e ormai che questo blog ha riaperto e siamo di nuovo tornati sotto...tanto vale continuare a scavare.

*che è una merda

**che è ancora peggio